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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

RECENSIONE AL ROMANZO "IL GENERALE DI ALESSANDRO MAGNO" DI S.TIEZZI, A CURA DI MONICA MARATTA PER IL BLOG "LES FLEURS DU MAL".

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“Quali Alessandro in quelle parti calde d’India vide sopra ‘l suo stuolo fiamme cadere infino a terra salde.” (Dante Alighieri, Inferno, Canto XIV, 31-33) Il Generale di Alessandro Magno è il romanzo dell’autrice selfpublisher Soraya Tiezzi. Scrivere di un personaggio di tale complessità e spessore, sviscerarne la psicologia è un atto di grande coraggio. L’originalità della scrittrice sta nell’usare come io narrante non Alessandro stesso, ma l’uomo che, insieme al padre Filippo II, ha più influito nella sua vita: Efestione. Attraverso i suoi occhi, grazie ai sentimenti mostrati, conosciamo la vita intima del grande macedone. Efestione è morto, descrive il tormento del suo amato durante il rito funebre e da lì parte la narrazione a ritroso nel tempo. “ E’ così che è finita per me, con il mio ormai stanco corpo adagiato su una maestosa pira di legno e avvolto da fiamme gialle con contorni rossi, un bagliore che mi avvolge tutto,mentre il fuoco mi divora

LEGGENDE E VERITA' SULLE ORIGINI DEL "PELLEROSSA"

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Tratto dal libro "Storia degli indiani d'America" di P.Jacquin". Quando l’Europa scoprì l’America, scoprì prima “gli indiani” (li battezzò così poiché credeva d’essere approdata nelle Indie). Questi indiani da dove venivano? Erano originari del continente americano? Nella concezione cristiana dell’umanità degli europei del XVI secolo, tutti gli uomini appartenevano alla stirpe d’Adamo; cosicché papa Giulio II dichiarò solennemente che gli indiani discendevano da Adamo ed Eva, il che non fece venir meno le indagini su come erano approdati in America. Ammesso che l’uomo americano discendeva da Adamo, bisognava stabilire a quale stirpe appartenesse, se a quella di Sem o di un altro patriarca. Ci si interrogò – non senza secondo fine, politico e religioso- per sapere se gli indiani discendevano dai cartaginesi, dagli spagnoli, dagli irlandesi, o se erano degli “ebrei nascosti” la cui apparizione doveva precedere di poco il compimento del destino soprannaturale

RECENSIONE AL ROMANZO "LA SALA DA BALLO" DI A.HOPE A CURA DI MONICA MARATTA PER IL BLOG "LES FLEURS DU MAL".

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“ Vedete anzitutto con quanta preveggenza la natura madre e artefice del genere umano, ha badato perché non manchi in nessun luogo, per condimento, un zin zin di pazzia. Perché la vita umana non fosse un mortorio, quante passioni vi ha messo Giove. E in quantità molto maggiore della ragione! La proporzione è di cento a uno, quasi. Inoltre relega la ragione in un angoletto della testa, abbandonando tutto il resto del corpo al disordine della passione. E alla ragione, che è sola, oppose come due violentissimi tiranni, l’ira che occupa l’acropoli dal petto sino alla fonte stessa della vita, cioè il cuore, e la concupiscenza che estende il suo vastissimo impero giù sino al pube. Contro queste due potenze gemelle qual forza abbia la ragione, lo dichiara abbastanza la vita comune.” Elogio alla follia Erasmo da Rotterdam, 1508. Recensire un romanzo come “La sala da ballo” di A.Hope non è impresa assai facile per il turbinio di emozioni che un argomento così d