Recensione di Hackerami il cuore, Fina Sanfilippo, a cura di Monica Maratta per il blog "Les fleurs du mal"

Hackerami il cuore, dell’autrice Fina Sanfilippo, non è il solito romanzo stereotipato dai canoni del genere rosa in voga al momento. Si rimane piacevolmente conquistati dalla protagonista femminile, Antonietta Berardi, un’italiana trasferitasi in America per realizzarsi professionalmente. Lei non è una donna come le altre, è intelligente e lo si vedrà anche dal lavoro che svolge, ha sani principi morali e conduce una vita anonima, al fianco di due amiche inseparabili, Patty e Federica, che l’autrice ha caratterizzato in maniera da renderle l’una l’alter ego dell’altra.
La trama ha un intreccio ben sviluppato. All’inizio John Spencer appare come il classico belloccio, ricco e famoso ma in realtà è molto di più, possiede doti preziose che solo lei, la donna più comune che potesse conoscere, riesce a tirare fuori. John, infatti, ha un passato molto triste che cerca di nascondere per difendersi. Il suo vissuto è talmente doloroso che si è costruito una maschera, un’arma che lo aiuta a non lasciarsi andare al vero amore.
Antonietta però è diversa, non si piega al gioco iniziale dell’uomo e gli tiene testa, al punto che John è costretto a mettersi in discussione come uomo.
Grazie a un sapiente intreccio della trama, l’autrice riesce a catturare l’attenzione del lettore. Inserisce, infatti, un elemento di mistero, rendendo il romanzo un rosa contemporaneo con sfumature tinte di giallo.
C’è un cracker che minaccia John ed è per questo motivo che l’uomo conosce Antonietta: solo lei può aiutarlo, in quanto lavora nel campo dell’informatica come hacker.
Nessun personaggio femminile stereotipato, dunque, come richiedono i canoni dell’ultima tendenza in fatto di rosa contemporanei. Non abbiamo una donna succube e impotente di fronte al fascino dell’uomo potente, ricco e anche violento.
Lo stile dell’autrice, scevro da parole ampollose, è  semplice, scorrevole ma curato.
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