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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

GLI INDIANI DELLA VIRGINIA (SECONDA PARTE) : DOCUMENTAZIONE PER IL ROMANZO CUORE INDIANO

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Il centro del villaggio powhatan si collocava nel punto in cui si ergeva la casa del weroance, il massimo dignitario locale, una costruzione che si distingueva dalle altre per l'imponenza della pianta a camere multiple. Anche i templi, solitamente costruiti fuori dall'insediamento, si caratterizzavano per la grandiosità della struttura. Alle spalle del villaggio si estendeva la foresta che, con il fiume, diventava il serbatoio di tutte le risorse naturali necessarie alla vita materiale della tribù. Bacche, frutta, verdura, fibre vegetali per il cordame, legna da ardere e per le costruzioni, selvaggina e cervi, tutto era celato ma sempre presente nel fitto dei boschi. L'unico articolo di valore che poteva trovarsi fuori dai confini tribali era il rame e la Virginia Company si rese subito conto che anelli, pentole, campanelli e bracciali prodotti con quel metallo costituivano un'altra eccellente merce di scambio, ben più innocua, da un punto di vista

IL MIO EDITORE MI INTERVISTA (SECONDA PARTE).

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L’ intervista a Monica Maratta , che ha pubblicato con Capponi Editore il suo romanzo d’esordio “Come fiori tra le macerie” , prosegue con una serie di domande sulla sua attività di scrittrice. Quando scrivi un romanzo, segui uno schema ben preciso o hai un approccio più spontaneo e segui l’ispirazione del momento? Dipende da cosa sto scrivendo. Nel caso di “Come fiori tra le macerie” confesso di aver scritto istintivamente anche se, ovvio, dopo la stesura è cominciato il lungo lavoro di editing. Anche nel mio secondo lavoro,  “Cuore indiano” , ho scritto di getto, mi è venuto spontaneo, essendo un racconto di fantasia. Al contrario, con il nuovo romanzo storico “Incanto e disperazione – La leggenda di Ninfa” , mi sono ritrovata a essere metodica e mi sono aiutata stilando una scaletta. Scrivi in orari particolari? C’è un luogo specifico o una stanza dove preferisci scrivere? Mi sono ritrovata a scrivere in tutte le ore del giorno e della sera, con una particolare propensio

RECENSIONE DI "LA DONNA DI EINSTEIN" M.BENEDICT, A CURA DI MONICA MARATTA PER IL BLOG "LES FLEURS DU MAL".

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La donna di Einstein è un libro eccezionale, poiché possiede non solo il fascino di un romanzo storico che narra le vicende di un personaggio importante, soddisfacendo la curiosità del lettore che, leggendolo, scopre i retroscena intimi della sua vita, mettendo in luce difetti umani insospettabili, ma perché la protagonista è la consorte e madre dei suoi figli, in un contesto di disagiata condizione femminile. Necessaria, quindi, un’introduzione alla vita sociale delle donne nel 1800, periodo ancora loro poco favorevole in cui si parla e si scrive molto sul gentil sesso, soprattutto da parte degli uomini. Vengono esaltate ma solo se buone madri e “regine” del focolare domestico. I rivoluzionari avevano giustificato la negazione dei diritti alle donne sostenendo che affidare ad esse un ruolo domestico significava garantirne la felicità. Tale comportamento lo si ritroverà durante la Restaurazione, nell’ Inghilterra della regina Vittoria. In Italia, in ambiente borgh

I GIARDINI DI NINFA

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Non sai, che fra le nebbie della sera, qui scende al canto mio la fata nera? Vive ella a Ninfa nel fondo roccioso del verde lago in fra l'erba malsana, tessendo lo suo manto velenoso e con le sue grida assorda questa piana. Erra la notte senza mai riposo e a bruzzolo nell'acqua si rintana e se col nero ammanto t'accarezza, la bella gioventù muta in vecchiezza. Strugge i verdi anni, ma non da la morte! Augusto Sindici. La storia della cittadina di Ninfa si perde nella notte dei tempi e inizia con una leggenda tramandata dagli abitanti dell’antica Norba dei Volsci. Essa narra che ai piedi del monte Mirteto vivessero delle creature divine chiamate Nymphe, le quali decidevano della sorte di coloro che si ritrovavano a passare per quel luogo. Erano giovani e belle e si dedicavano alla musica oltre che alla danza ma potevano agire anche in maniera molto crudele, al punto che la gente del luogo le temeva e si apprestava a erigere dei templi in loro onore

Capponi Editore mi intervista.

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Intervista a Monica Maratta, autrice di COME FIORI TRA LE MACERIE Dopo l’articolo sulla nostra giovane scrittrice  Francesca Sartori, autrice di “Sotto la cenere” , pubblichiamo l’intervista che ci ha concesso Monica Maratta sul suo romanzo d’esordio “COME FIORI TRA LE MACERIE” (Capponi Editore, 2017, € 15,00). Monica, da cosa nasce il tuo romanzo d’esordio “Come fiori tra le macerie”? A cosa ti sei ispirata? Il personaggio a cui mi sono ispirata per scrivere il romanzo è stato quello di mia nonna. Tuttavia nel periodo della stesura mi sono ritrovata a leggere libri che mi hanno permesso di respirare l’atmosfera del Ventennio fascista e della guerra. Tali opere sono: “Canale Mussolini” di Antonio Pennacchi, “La Storia” di Elsa Morante e ovviamente “La ciociara” di Alberto Moravia. Libri che tutti dovrebbero leggere per non dimenticare. Ti senti vicina o simile alla protagonista del tuo romanzo? Mi sento molto vicina, non potrebbe essere diversamente poiché la pro

NON ODIARE IL SOLE

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 Prossima uscita il romance di ambientazione storica di Aurora Stella e Monica Maratta. La vicenda si svolge tra l'Oregon e lo Utah nel 1870. Le giovani vite delle due cugine Ailin e Brigida saranno sconvolte da eventi inaspettati. Perchè Brigida è scomparsa? Ailin deve fidarsi del selvaggio e tenebroso indiano di nome Kohan o rassegnarsi all'idea di sposare il pupillo di suo padre, il ricco Ethan Mills? Avventura, passione, mistero sono gli ingredienti di questo romanzo, presto pubblicato su Amazon in Ebook.