Appunti da “La badessa di Castro” di Lisa Roscioni, edizioni Il Mulino. Castro era la capitale di un ducato creato nel 1537 da Paolo III Farnese per il figlio Pier Luigi in una posizione strategica nel Lazio settentrionale. Il ducato si estendeva dal lago di Bolsena fino ad affacciarsi sul mar Tirreno e comprendeva Ronciglione e alcuni feudi lungo il Tevere. Formalmente si trovava nel Patrimonio di San Pietro, ma di fatto era indipendente con una milizia propria e una zecca per battere moneta. A Castro si produceva salnitro per ottenere la polvere da sparo, ma anche come conservante per la carne. Pascoli, mulini, osterie e la “cannara” del Marta dove si catturavano le anguille che, uscendo dal lago di Bolsena s’immettevano nel fiume, era per i duchi fonte di rendita tramite tributi e affitti. Difesa da alte muraglie di tufo all’incrocio tra due affluenti del Fiora. Situata vicino allo scalo portuale di Montalto, alla foce del fiume Fiora, era circondata da...
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